Una scuola che fa memoria
Anche quest’anno in tutto l’Istituto si sono svolte iniziative legate alla Giornata della Memoria e, per i più grandi, al Giorno del Ricordo.
Gli alunni sono stati coinvolti tramite iniziative diverse, calibrate per ordine di scuola ed età degli alunni, che vogliamo presentarvi.
Nella scuola A. Moro, per ricordare la Shoah, lo sterminio del popolo ebreo, sono state proposte delle attività interdisciplinari, che hanno coinvolto gli alunni nella realizzazione di lavori individuali e di gruppo, cartelloni, testi scritti, disegni, poesie… Leggi l’articolo sulle attività svolte dalle terze e dalle quarte. Leggi alcuni commenti al film “La vita è bella” scritti dai ragazzi di quinta.
Scuola San Mauro
Le classi quarte e quinte della San Mauro hanno visto con le proprie insegnanti il film “La vita è bella”. Le classi quinte poi hanno riflettuto a partire da brani tratti dal “Diario di Anna Frank”e hanno seguito in differita la testimonianza di Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.
Scuola Farè
I ragazzi delle classi prime hanno visto insieme il film “Jona che visse nella balena”, su cui poi hanno riflettutto insieme agli insegnanti. La visione del film ha permesso di affrontare la dura realtà della Shoah in modo mediato, attraverso una ricostruzione cinematografica, anche se la storia narrata è quella realmente vissuta dallo scrittore Jona Oberski.
Alle classi seconde è stato proposto un approccio più diretto: si sono recate a piedi alla Sala della Cultura di Vedano, dove hanno scoperto la crudezza della vita nei campi di concentramento attraverso le immagini della mostra “Fatti non foste a viver come bruti”, presentata in modo chiaro e coinvolgente dal professor Domenico Fatigati. La mostra aveva come filo conduttore l’opera “Se questo è un uomo” di Primo Levi, in cui l’autore narra la propria esperienza di deportato. Gli alunni sono stati colpiti dalle fotografie e sono stati indotti a riflettere sull’opera di “bestializzazione” condotta dai nazisti nei confronti dei deportati, che ha portato gli stessi aguzzini a diventare essi stessi “bestie”. Guarda i disegni dei ragazzi di IA.
Le classi terze invece sono state coinvolte in prima persona, infatti gli alunni del laboratorio di italiano hanno voluto presentare un flash mob ai loro compagni, che raccontasse la Shoah vista con gli occhi dei testimoni. Ognuno di loro ha fatto propri i ricordi drammatici di un sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti e ha dato voce, insieme a due lettori adulti, al suo terribile e doloroso ricordo. All’emozione della recitazione si è sommata la commozione degli alunni che si sono immedesimati nelle vittime. Un modo di fare storia entrando nella storia e facendola propria, che ha reso i ragazzi davvero protagonisti del loro sapere.
Un’iniziativa particolare ha coinvolto le classi IIB e IID: dopo aver assistito allo spettacolo teatrale “Edith Stein, pensieri tra le ceneri”, gli alunni hanno rappresentato l’Istituto di fronte alla cittadinanza di Lissone, partecipando alla toccante cerimonia di intitolazione di una via della città ad Elisa Ancona, deportata e uccisa ad Auschwitz. I ragazzi hanno anche portato il proprio contribuito: la IIB ha letto brani in prosa ed in poesia di diversi autori, più o meno noti, mentre la IID ha presentato dei cartelloni frutto di una riflessione congiunta sugli orrori della Shoah e sulla tragedia dei minori migranti. Se vuoi saperne di più, leggi l’articolo “Pietre d’inciampo” (IID) oppure leggi qui l’articolo de “Il Giorno”.
Anche il Giorno del Ricordo non passerà inosservato: le classi terze, infatti, ascolteranno la testimoniza del prof. Bruno Bratovich, esule istriano.