Sempre uniti per dire no alla mafia
Gli alunni delle terze Faré celebrano la giornata contro le mafie, voluta da Libera
“La memoria fa paura alle mafie. Non va ingabbiata nel passato, archiviata, va vissuta nel presente”,
ha precisato Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, l’associazione di sensibilizzazione antimafia, sorta negli anni ’90 a Palermo.
L’atto di ricordare, approfondire, manifestare informa e forma le coscienze, soprattutto dei più giovani.
I ragazzi possono cambiare il mondo, riscrivere le dinamiche, rendere viva la speranza. Per questo motivo una rappresentanza di alunni delle classi terze dell’istituto, accompagnati dalle proff. Sala e Cecconi, si è unita in via Mariani, a Lissone, ai compagni della Croce e della De Amicis, presenti le autorità cittadine ed alcuni passanti volenterosi.
Il 21 marzo è da alcuni anni, infatti, la giornata contro le mafie. È stata Libera a chiederne l’attivazione, sono gli onesti ed i difensori della legalità a celebrarla, in tutta Italia, perché la corruzione e la malavita si annidano ovunque.
“Entrare in contatto con le storie delle vittime è importante. Ci fa immedesimare con esse. Ci permette di capire”, hanno riferito convinti Lucrezia, Greta e Federico, Achille ed Anita.
“Ci siamo emozionati e rattristati nel sentire i nomi delle vittime di mafia. Mentre venivano presentati, pensavamo all’ingiustizia della loro morte. Tra loro non solo rappresentanti della magistratura o delle forze dell’ordine ma, allo stesso tempo, semplici esseri umani sfortunati, vittime della violenza, persone adulte o bambini. Nessuna pietà”, hanno affermato, con sentimento, Emanuele e Nicoló, Martina e Giada.
“È giusto fare qualcosa, anche se è difficile. È stato significativo esserci e ci siamo sentiti uniti, ognuno nel suo ruolo, nel richiamare alla memoria, quasi a riscattarla, la vita di chi è caduto ed ha subito”, hanno detto Anita e Francesco, Giulia e Pamudi.
“I giovani hanno bisogno da sempre di riconoscimento e di comunità…Si tratta di procedere su questa strada, perché i passi da fare sono ancora molti; con una certezza:che quando si uniscono le forze-e ciascuno fa la sua parte-si costruisce cambiamento”, sostiene Don Ciotti.
Credere in un futuro più giusto e fraterno richiede la fede in esso di ciascuno dei partecipanti in causa. Vale la pena collaborare e vale la pena costruire il domani insieme, giorno per giorno, per non essere mai soli.
Prof.ssa Paola Cogliati

