Progetto Unicef: una storia per tutti
“L’acqua è una risorsa indispensabile per la nostra vita. Tutti – adulti, bambini e adolescenti – abbiamo la responsabilità di prendercene cura. Tutti abbiamo il diritto di utilizzare acqua di qualità, senza inquinamento e senza sprechi, come dice l’obiettivo 6 dell’Agenda 2030. E tutti abbiamo il diritto di saperlo, fin da bambini. Proprio tutti. Anche chi ha difficoltà a leggere e a comunicare con le parole.”
Da queste riflessioni sono partiti gli alunni delle classi 1A, 1D, 1E, 1F, 1G del plesso “Farè” che, all’interno del Progetto Unicef, si sono messi in gioco nella traduzione della fiaba “Piccolo fiume” in pittogrammi CAA.
Dietro questa sigla, che significa Comunicazione Aumentativa Alternativa, c’è un vero e proprio linguaggio basato su simboli e immagini, pensato per aiutare ad esprimersi quelle persone che fanno fatica ad utilizzare le parole e la scrittura convenzionale. Un linguaggio a cui gli alunni della Farè si sono avvicinati con curiosità ed entusiasmo, sotto
la guida della prof.ssa Laura Cominotto: pittogramma dopo pittogramma, sono riusciti a riscrivere la fiaba di questo “piccolo fiume” maltrattato dagli uomini, che riuscirà però a tornare pulito grazie ai bambini. Al termine della storia, hanno inoltre scritto, o meglio disegnato, sempre utilizzando la CAA, alcuni consigli pratici che tutti possiamo seguire per prenderci cura dell’acqua ogni giorno.
Il lavoro dei giovani “traduttori” è stato quindi assemblato e rilegato in un vero e proprio libro, che va ad arricchire il patrimonio della scuola.
Ora la sfida, per tutti, è… provare a leggerlo!
Una sfida che può essere raccolta anche dai genitori. In occasione dei colloqui di fine anno scolastico, infatti, “Piccolo fiume” si troverà nell’atrio d’ingresso della scuola e potrà essere sfogliato da chi avrà la curiosità di scoprire la storia che contiene. Pagina dopo pagina, pittogramma dopo pittogramma, il lettore imparerà anche a conoscere un linguaggio importantissimo per l’inclusione di tutti i bambini e gli adolescenti.
Laura Cominotto e Francesca Radaelli
referenti Unicef