Incontro con i volontari della Croce Verde
Oltre ai volontari dell’AVIS il 2 aprile, abbiamo incontrato anche i volontari della CROCE VERDE LISSONESE: Federica (volontaria da 5 anni) e Fabrizio (volontario da moltissimi anni).
Dopo averci spiegato illustrato brevemente la storia della croce verde lissonese nata nel 1915, quali compiti ha e perché sia tanto importante che ci siano tanti volontari, ci hanno fatto capire l’importanza di un loro tempestivo intervento. E’ quindi importante sapere quanto chiamarli e quando non farlo: il 112 va chiamato solo se si ha un’emergenza reale. Se no si rischia di “togliere” l’ambulanza o i soccorritori a chi ne aveva realmente bisogno.
Le ambulanze per le emergenze qui a Lissone sono 3, se noi chiamiamo il 112 l’operatore stabilirà il grado di priorità assegnando un colore: rosso se molto grave e quindi bisogna intervenire subito; giallo se è mediamente grave e verde se è meno grave, una volta capita la situazione partirà l’ambulanza e i soccorritori arriveranno sul posto. Non essendo medici o infermieri non possono dare medicine o fare interventi invasivi tipo punture, ma sono in grado di aiutare la persona fino all’arrivo in ospedale medicandola, rassicurandola, bloccando eventuali arti rotti…
In caso di situazioni molto gravi insieme all’ambulanza ci sarà l’auto medica con a bordo un dottore, un infermiere e moltissime medicine e attrezzature.
Abbiamo anche provato a simulare una chiamata di emergenza per capire cosa fare e come rispondere.
Dopo questa prima parte, ci hanno mostrato ciò che usano durante gli interventi. Lo zaino che portano in spalla dall’ambulanza fino al paziente pesa circa 30 kg e contiene buona parte delle cose che possono servir loro durante il soccorso. Abbiamo osservato il contenuto e provato a metterlo in spalla.
Alcuni di noi hanno misurato la pressione sanguigna, altri la saturazione del sangue con il saturimetro e sentito il battito del proprio cuore, alcuni di noi si sono finti feriti e sono stati trasportati con il sacco portapersone, altri hanno provato il “collare” per bloccare il collo in caso di urti o cadute.
Infine, abbiamo osservato l’ambulanza. I volontari ci hanno spiegato come è fatta, cosa troviamo al suo interno, come caricare un ferito e quante ambulanze ci sono a Lissone e in Lombardia.
Per concludere, siamo saliti per vedere da vicino il suo interno e abbiamo ascoltato le sirene.
Ora non solo sappiamo chi risponde al centralino (a ottobre eravamo andati a vedere la centrale del 112 a Milano), ma anche cosa succede dopo che si telefona. Abbiamo ricevuto tantissime informazioni preziose.