I doveri non sono carta straccia
Sabato 21 aprile, come ogni anno, si è tenuto il Consiglio Comunale di noi ragazze e ragazzi delle scuole primarie di Lissone.
Il presidente del Consiglio Comunale, Elio Talarico, in una sala consiliare gremita, ha tenuto il discorso di apertura presentando il tema di quest’anno: “ I doveri non sono carta straccia”. Questo titolo prende spunto dalla Carta dei Doveri, un documento sottoscritto da molti studiosi tra cui Rita Levi Montalcini, nel 1993 per affermare con convinzione che ognuno di noi accanto ai diritti che ci spettano ha dei doveri da rispettare. Durante i saluti, il sindaco, Concetta Monguzzi, ha detto che “ la città non è fatta solo di case, vie, strade, ma di persone e d’idee delle persone” per sottolineare che era felice di ascoltare i progetti che noi bambini eravamo pronti a proporre per rendere più bella la nostra città.I lavori hanno avuto inizio con il canto dell’Inno nazionale, eseguito dagli alunni della scuola De Amicis.
Le classi quinte della scuola Buonarroti hanno presentato il progetto “ In viaggio per bussare ai sogni” con una lettura e dei canti.
Dopo è stato il turno della scuola De Amicis: il progetto “ Vagonando” è stato presentato con un piccolo spettacolo fatto di fili per dare risalto ai legami tra le persone.
Poi, gli studenti della scuola Tasso hanno presentato il progetto “ Lissone in pericolo” leggendo a turno dei brani e rappresentando una scenetta per far comprendere il lavoro svolto dalle varie associazioni di volontariato lissonesi. Alla fine hanno cantato due tipici canti alpini.
La scuola Dante ha presentato “ Giramondo”, un progetto che ha affrontato il tema della guerra.
Dopo è arrivato il turno degli alunni della scuola Sn Mauro con il progetto “ Viaggio al centro del futuro”. I bambini hanno parlato della tutela del pianeta e di come abbellire il giardino della loro scuola.
Noi bambini della scuola Aldo Moro siamo stati gli ultimi a esporre il nostro lavoro dal titolo “Cultura e sport. Luogo d’incontro e d’incontri”.Il nostro lavoro, in realtà, è iniziato qualche mese fa quando abbiamo deciso di rispondere all’invito del Rotary Club e di adempiere il dovere di proteggere l’ambiente naturale e di ripristinare gli ambienti degradati come ci chiede l’articolo 9 della Carta dei Doveri. Lo sport ci accompagna nella crescita e ci porta a incontrare l’altro con le sue idee, le sue usanze, i suoi gusti. Perché questo incontro avvenga, è necessario che anche noi, benché ancora piccoli, abbiamo bisogno di uno spazio tutto nostro, curato e accogliente. La ricreazione, tempo di gioco e di riposo dopo le lezioni, ci ha suggerito il nostro ambizioso progetto. Noi, infatti, fruiamo spesso del grande giardino della nostra scuola e in modo particolare di una sua parte.
Ogni volta che possiamo, noi bambini di classi diverse, ci ritroviamo insieme in quel luogo, formiamo le squadre in pochi minuti, diamo un calcio al pallone e iniziamo a divertirci. Ecco il bello dello sport lontano da qualsiasi competizione e condizionamento.Ecco l’importanza dello sport praticato in un ambiente protetto dove trascorriamo molte ore della nostra giornata.Un ambiente sicuro e a noi molto noto che ci è stato affidato e che dovremo consegnare alle generazioni future. Un ambiente che dobbiamo giorno dopo giorno rispettare, migliorare e valorizzare con il nostro impegno e con l’aiuto degli adulti.
Una mattina, mentre giocavamo chi a calcio, chi a pallavolo, chi a basket, delimitando il campo con piccoli rami, con i nostri giubbotti o con delle sedie, abbiamo pensato che sarebbe magnifico avere un campetto vero dove praticare i nostri sport preferiti. Ne abbiamo discusso in classe, abbiamo preso in mano fogli, matite e colori e abbiamo abbozzato il campetto che vorremmo. Con l’aiuto dei grandi, poi, abbiamo realizzato il rendering. Questo è il percorso che abbiamo fatto per arrivare pronti alla data del 21 aprile. Quella mattina attraverso la proiezione di un PowerPoint che ha catturato l’attenzione dei partecipanti, alcuni nostri compagni hanno spiegato a tutti i partecipanti, l’importanza dello sport e hanno illustrato il progetto del campetto polifunzionale.
Abbiamo terminato la nostra esposizione con una canzone scritta da noi sulle note di Waka Waka di Shakira. La canzone era accompagnata da un balletto dalla coreografia coinvolgente.
Che emozione quando, all’unanimità è stato votato l’ordine del giorno dai nostri compagni “consiglieri” per un giorno. Alla fine il presidente del Rotary, per mezzo di alcuni bambini, rappresentanti di ogni scuola, ha donato al comune di Lissone dei defibrillatori da collocare in città.La mattinata si è conclusa con i complimenti e i ringraziamenti a tutti i partecipanti.
Tutti noi ci auguriamo che l’Amministrazione e il Consiglio comunale decidano di promuovere le iniziative che abbiamo proposto e ci auguriamo che tutte le donne e gli uomini di Lissone, compresi i nostri genitori, facciano proprie, nella loro esperienza di vita, le richieste fatte dalla Carta dei Doveri Umani.
(alunni delle classi quinte della scuola primaria Aldo Moro)