“Della bella Ucraina che si vedano i campi…”: docenti e studenti insieme per non dimenticare
“Se l’essenziale è invisibile agli occhi” e passa attraverso il dono di sé la possibilità di arricchire noi stessi, è stato prezioso e speciale il tempo dedicato dai docenti dell’IC Rita levi Montalcini, nei laboratori di carattere ludico-educativo, nati, a supporto libero e spontaneo e secondo articolazioni e formule diverse, ai piccoli e grandi studenti ucraini, fuggiti dalla guerra nei mesi scorsi.
Da intendersi come distinte dagli interventi di mediazione e facilitazione linguistica attivati nell’istituto, le lezioni del progetto Ucraina “A un passo da te” hanno risposto all’esigenza dei sentimenti e dell’ “abbraccio” del cuore verso chi ha vissuto situazioni estreme ed imprevedibili, senza poterne comprendere il senso ed il prosieguo.
I docenti delle primarie Aldo Moro e San mauro hanno coinvolto gli alunni presenti nei loro plessi con giochi interattivi sul lessico e le forme linguistiche di base, in modo da rendere più coinvolgente l’approccio alla lingua italiana, focalizzandosi sulla serenità e l’accoglienza di gruppo con buon esito finale. I bambini erano contenti di incontrarsi e di partecipare alle attività proposte, migliorandosi sempre più anche nell’espressione dei propri stati d’animo.
Tantissime le ore destinate dai professori della Farè al percorso di supporto detto, ricche le modalità di svolgimento e costante nelle dodici settimane dall’arrivo dei nuovi alunni la loro presenza e dedizione. Si è lavorato con i colori, la creta, la cartapesta, si è giocato ed imparato con flashcards e testi in doppia lingua, parlato e spesso riso, dentro una dimensione sospesa, speciale, che fosse un modo per allietare l’anima e fare ancora spazio ad un sorriso.
Non sappiamo cosa rimarrà a Vanessa e Dmitri (nomi di fantasia per esigenze di privacy) del nostro tentativo di aiuto, del loro forzoso stare in Italia per alcuni mesi… forse meno di quanto ci si possa aspettare… di sicuro però rimarrà la volontà agita dell’aver cercato di guardare oltre la paura, scoprendo nuovamente il bene.
“Della bella Ucraina che si vedano i campi…”, diceva in una sua poesia Taras Shevckenko, il pittore ed autore, di origini ucraine, più letto nel mondo, perché non vadano mai dimenticate le proprie origini e di esse conservate le emozioni più belle; dei nostri piccoli grandi ospiti ci accompagnerà un legame nuovo e, tornando alla saggezza de’ “Il piccolo principe”, il colore del grano. Un affettuoso grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa lodevole iniziativa!
Prof.ssa Paola Cogliati, referente “Progetto Ucraina” per la Secondaria “E.Faré”