Pensieri e parole per non dimenticare
In occasione della Giornata della Memoria, il nostro Istituto, anche quest’anno, intende rinnovare il proprio impegno, nel pieno esercizio di una cittadinanza attiva, consapevole e democratica, per difendere la memoria del passato.
Spesso cerchiamo di dimenticare qualcosa, qualcuno. Ma per quanto sia importante dimenticare, ricordare lo è ancora di più. Ricordare infatti per i latini significava riportare nel cuore, il luogo dove per loro risiedeva la memoria. Ed è proprio dal cuore che siamo partiti per rivivere e commemorare il ricordo della shoah; perché per quanto si possa pensare al passato, analizzandolo sterilmente, solo con gli occhi del cuore è possibile assimilare e metabolizzare il ricordo affinché non si ripetano più eventi tragici del genere.
Scuola Farè
Come ogni anno, gli alunni di tutte le classi con i loro docenti hanno lavorato con l’obiettivo di riflettere sul significato di questa importante ricorrenza attraverso diverse attività.
Tra queste la realizzazione della mostra “Maus”, realizzata dai ragazzi dell’Alternativa della classe 3E con la prof.ssa Arosio e tratta dal romanzo a fumetti omonimo.
Alle classi seconde è stata proposta la lettura di una parte del libro “Le valigie di Auschwitz” di Daniela Palumbo, la realizzazione di disegni , la visione di film, cortometraggi e interviste. E a completamento di queste attività è stato attuato il progetto ” Non solo Parole..“, un’esperienza di role playing unica e toccante che ha consentito ai ragazzi di immedesimarsi, appena dopo la visione di un film, in uno dei protagonisti di questa terribile tragedia, improvvisando messaggi di denuncia, desiderio o richieste d’aiuto, che sono stati gettati velocemente e in silenzio fuori dalla porta e in seguito raccolti in una vecchia valigia. Affianco a questi, in un contenitore, ben curati e colorati, i messaggi di speranza che ciascun alunno ha scritto in risposta ai primi, immaginando le parole che avrebbe voluto sentirsi dire.
Infine, alcune delle classi terze, nella giornata di venerdì 26 gennaio 2024, hanno preso parte ad un momento pubblico di testimonianza con Agostina Tagliabue, nipote di Luigi Tagliabue e Angela Mariani che, con responsabilità e coraggio, durante la Seconda Guerra Mondiale salvarono una famiglia ebrea.
Scuola primaria Aldo Moro
In occasione del “Giorno della Memoria”, tutte le classi del plesso Moro hanno intrapreso un viaggio educativo per avvicinare i bambini alla tragedia dell’ Olocausto.
I bambini hanno conosciuto attraverso storie narrate, l’importanza dell’ amicizia, del rispetto e dell’uguaglianza. Partendo dagli eventi della Storia, la classe quarta ha concentrato la sua attenzione sulla vita di Liliana Segre, una testimone sopravvissuta all’Olocausto e oggi senatrice a vita. Hanno scritto pensierini esprimendo le loro emozioni, hanno assemblato le loro riflessioni in una toccante lettera inviata alla senatrice, accompagnata da disegni che rappresentano i vari momenti vissuti dai deportati.
Hanno conosciuto le pietre d’inciampo, monumento diffuso ideato da Gunter Demnig per ricordare le persone deportate in tutta Europa. Lissone ricorda con sei pietre d’inciampo i suoi deportati. I ragazzi sono usciti dall’ aula per andare a vederne alcune e hanno poi riprodotto le pietre d’ inciampo per realizzare un cartellone che permetta di ricordare perché “Una persona viene dimenticata solo quando viene dimenticato il suo nome”.
Scuola primaria San Mauro
Come ogni anno, insegnanti ed alunni hanno dedicato molta attenzione a questa importante ricorrenza. Le proposte sono state tante e diversificate, tutte contraddistinte dalla partecipazione attiva e sentita dei bambini e degli adulti.
I piccoli delle classi PRIME hanno lavorato sull’importanza del rispetto di tutte le diversità, dell’inclusione e del rifiuto di ogni discriminazione attraverso letture come “Vietato agli elefanti”, o “Ogni merlo è un merlo”; attraverso disegni, ascolto di brani musicali e l’individuazione di parole tratte da queste discussioni e attività che sono state fatte entrare in ogni cuoricino per cercare di non dimenticarle mai.
Tra i lavori delle classi SECONDE, la visione di singole parti tratte dal cartoon “La stella di Andra e Tati”, commentate collettivamente e poi illustrate con disegni e considerazioni personali.
Le classi TERZE, hanno proposto la storia del merlo Bobo che affronta in modo semplice e adeguato all’età degli alunni, il tema dell’Olocausto. Questa attività ha portato le classi alla riflessione su ciò che è accaduto in passato e alla consapevolezza che la memoria è indispensabile per evitare che gli errori commessi si ripetano.
Le classi QUARTE, tutte insieme, hanno visto il film “Anna Frank e il diario segreto”.
Molto belle e spontanee le lettere che i bambini hanno poi scritto ad Anna:
“Cara Anna... non so come facevi ad esprimerti così bene... nelle pagine che hai scritto ci sono momenti belli e brutti... sei la bambina più coraggiosa che abbia mai conosciuto… di sicuro io non avrei mai avuto il coraggio che hai avuto tu”... con affetto...
Le classi QUINTE hanno riflettuto sull’importanza di fare memoria attraverso poesie, canti e la visione di film imparando a non voltarsi dall’altra parte davanti alle ingiustizie ed a pensare prima di agire.
In particolare hanno posto l’attenzione sulle pietre d’inciampo (in tedesco Stolpersteine), un’iniziativa dell’artista Gunter Demnig per depositare, nelle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
L’iniziativa consiste nell’incorporare nella pavimentazione stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazione, dei blocchi di pietra ricoperti da una piastra d’ottone posta sulla faccia superiore. L’espressione “inciampo” deve intendersi non in senso fisico, ma visivo e mentale, ovvero vuole far fermare lo sguardo e portare a riflettere chi passando per strada si imbatte, anche casualmente, nell’opera.
Anche Lissone mantiene viva la Memoria dei propri cittadini deportati attraverso le pietre d’inciampo posizionate dal 2019 ad oggi in onore di Mario Bettega, Attilio Mazzi, Gianfranco De Capitani da Vimercate, Giulio Colzani, Aldo Fumagalli e Ambrogio Avvoi.