2 aprile: Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo
Anche quest’anno il nostro Istituto ha promosso diverse iniziative in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo.
I bambini della scuola dell’infanzia “Penati” hanno realizzato due cartelloni intitolati: “Sorridi e imparerai come farti capire da me”. Gli sfondi sono stati colorati con il pastello a cera blu, colore simbolo dell’autismo, mentre con delle coccarde e degli smile i bambini hanno creato un fiore ed un cuore, con piegatura di fogli azzurri a forma di ventaglio e faccine gialle sorridenti.
Il blu è intorno e dentro di noi!
“SORRIDI E IMPARERAI COME FARTI CAPIRE DA ME!”
La scuola Aldo Moro si è tinta di blu….di tante forme e coccarde blu, celesti, azzurre che sono state realizzate dagli alunni di tutte le classi.
Hanno preso magicamente forma fiori, cuori, omini festosi e sorrisi…come quelli di tutti i nostri bambini. “Ognuno di noi è un bambino speciale, può dare e ricevere dai propri compagni, affinché la giornata sia serena, produttiva, aperta a nuovi rapporti umani.”
L’autismo non è mai uguale a se stesso, ma è multiforme e ci fa capire che ognuno a modo suo è speciale, unico, perché il mondo ha bisogno di tutti i tipi di mente (Temple Grandin).
Il blu è per il mondo intero, il colore “dell’autismo”, e a noi cosa ricorda?
Ricorda il silenzio, la serenità, il cielo e il mare.
Blu, azzurro, celeste, cobalto, turchese, indaco,
quante sfumature tra le onde, quando il mare è scuro e agitato o quando è calmo e trasparente…
E così, dondolando sulle onde calme del mare, il 2 aprile tante barchette blu sono partite dalla scuola primaria San Mauro.Nelle classi, gli alunni hanno realizzato decine di coccarde nelle varie gradazioni del blu per addobbare la scuola e decorare barchette che sono approdate sulle vetrine dei negozi cittadini.Le piccole imbarcazioni, contrassegnate ciascuna dalla coccarda della nostra classe, hanno occupato le vetrate dell’atrio perché tutti noi possiamo salire a bordo e sentirci al sicuro.
Ma le nostre coccarde sono diventate anche onde lunghe e spumeggianti, perché anche noi stessi possiamo essere mare calmo e vento leggero, per guidare ed accompagnare al largo le barchette o spingerle dolcemente verso la meta.
Anche i ragazzi della scuola secondaria di I grado “Farè” sono stati coinvolti nella riflessione, infatti gruppi di 4/5 alunni delle classi prime e seconde si sono ritrovati in mensa per confrontarsi su questo tema, condividere esperienze e sensibilizzare adulti e bambini. Gli alunni hanno incontrato e “intervistato” alcuni ragazzi con disturbo dello spettro autistico e i loro compagni di classe. Ecco che cos’è successo.
Guidati dai docenti di sostegno, qualcuno inizia a fare qualche domanda, come “Cosa piace a M. e G.?”, “C’è qualcosa che li infastidisce?”, “Che giochi o attività fate insieme?”, “Quali sono le strategie che mettete in atto per stare insieme al meglio?”, dando così il via ad una conversazione serena e partecipe. Tutti hanno voglia di sapere, scoprire, capire un po’ più dell’altro.
C’è chi racconta ciò che vede nel loro modo di essere, i loro pregi e le loro passioni. Lo stesso M. dice che ama tanto i videogiochi e i cartoni della Disney, passioni che accomunano tanti alunni presenti e che ci rendono sempre più consapevoli del fatto di essere tanti universi unici e meravigliosi, ma allo stesso tempo uguali.
Qualcun altro racconta: “Un giorno G. mi ha invitato a casa sua e abbiamo giocato tutto il pomeriggio con il computer. A lei piace tanto. Poi mi ha fatto conoscere i suoi tanti animali, tra cui il suo serpente Hermes, che prende tranquillamente dalla teca e accarezza tenendolo tra le mani. Io però non ho voluto toccarlo, perché mi faceva paura.
Non sono coraggiosa come G., che gli dà perfino da mangiare”. Gli altri compagni aggiungono: “G. è sempre molto affettuosa con tutti e anche quando c’è qualcosa che la infastidisce, come l’eccessivo rumore, non si arrabbia mai. Per esempio quando siamo in classe e c’è un po’ più di confusione rispetto al solito, lei richiama la nostra attenzione battendo le mani sul banco e dicendoci con la sua solita dolcezza: – Dai compagni, basta, siete i miei amici del cuore -. Allora noi capiamo, le chiediamo scusa e ci diamo una calmata più di quanto a volte facciamo con i prof.”.Perché essere un gruppo classe significa anche questo: avere cura di tutti i suoi componenti!
L’assemblea adesso è pronta per riflettere in piccolo gruppo e trovare vari modi per rappresentare graficamente ciò che è emerso dalla conversazione, utilizzando il materiale predisposto dai docenti di sostegno: cartelloni bianchi, cartoncini blu, pastelli, pennarelli, cere, tempere, pennelli.
M. e G. diventano i veri protagonisti dei vari cartelloni, pensati e creati dai ragazzi insieme a loro.
Vengono realizzati anche un cartellone con la scritta “Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo”, dipinta con le varie tonalità del blu, colore simbolo dell’autismo, e varie coccarde dello stesso colore.
I lavori sono stati quindi esposti sulle vetrate dell’atrio e della porta di ingresso della scuola a conclusione di una mattinata ricca di sorrisi ed emozioni.