Risate e commozione per il teatro di IIA
Farè – Lunedì 11 febbraio, presso Palazzo Terragni, gli alunni di IIA hanno portato in scena lo spettacolo teatrale “Di noi sapete solo il nome”.
La regista, Pamela Carrone, durante la presentazione iniziale aveva avvisato i genitori: – Tenete a portata di mano i fazzoletti, perché quello che sentirete arriverà dritto al cuore -. E così è stato: molti tra i presenti si sono commossi, riconoscendosi in alcune situazioni.
Come mai? Il testo, scritto dai ragazzi sotto la guida della prof.ssa Barbara Sala, metteva in scena la loro vita, con tutte le sue sfaccettature: il rapporto con se stessi, prima di tutto, alla ricerca della propria verità; il legame con gli amici, con i suoi aspetti positivi, ma anche con le difficoltà legate ad esclusioni, incomprensioni, atti di bullismo; la famiglia, insostituibile centro di affetti, ma anche luogo di tensioni; la scuola, fonte di ansie, ma anche spazio di incontri e scoperte.
Con l’aiuto della regista, i testi sono stati poi montati, così da creare le varie scene; sono state quindi scelte le musiche ed infine si è pensato al titolo: le proposte sono state diverse, ma la più votata è stata “Di noi sapete solo il nome”. A tutti infatti tale titolo è sembrato sintetizzare al meglio il senso profondo del lavoro: presentare ad amici, genitori e familiari aspetti di sé inediti, superando le apparenze; parlare a cuore aperto alle persone care, esprimendo sentimenti ed emozioni mai dette.
Per evidenziare ancora meglio l’importanza di gesti e parole, gli attori erano vestiti di nero e la scena risultava essenziale: il palco era vuoto, o solo con pochi oggetti di scena (due sedie, o una panca, un leggio, o ancora un banco ed una sedia).
Le lacrime e gli apprezzamenti a fine spettacolo hanno dimostrato che il messaggio era arrivato!
Complimenti allora ai ragazzi che, durante i mesi del laboratorio teatrale (uno dei punti di forza del tempo prolungato), hanno saputo entrare sempre più profondamente in se stessi e complimenti anche alla docente ed alla regista che, con pazienza, hanno saputo guidarli in un tale percorso di consapevolezza.
Riportiamo alcuni dei commenti degli alunni al termine dell’esperienza:
A noi due l’esperienza è piaciuta così tanto che abbiamo deciso di iscriverci ad un corso di teatro. (Claudia e Margot)
Prima come classe eravamo molto divisi e tra persone appartenenti a gruppi diversi non ci parlavamo quasi mai, invece adesso ci siamo uniti di più e questo mi fa molto piacere. (Letizia)
Non avrei mai pensato di esibirmi davanti a tutti su un palco, ma visto che io – che credevo fosse impossibile – ci sono riuscita, lo consiglio a tutti, perché è stato bellissimo. (Gaia F.)
Questo percorso mi ha aiutato molto ad essere più “aperto” a livello di socializzazione e a vergognarmi un po’ meno di recitare davanti a tutti. Lo spettacolo è stato il momento più emozionante di tutto l’anno. (Ivan)
All’inizio, io non volevo fare teatro e non mi piaceva, ma dopo un po’ ho cominciato a sentirmi a mio agio e a divertirmi. Può capitare di sentirsi in imbarazzo, ma bisogna lasciarsi andare, un po’ “oltre la follia” (ma non troppo). E’ stata una bellissima esperienza. (Gabriele G.)
Questo laboratorio mi ha aiutata molto, tirandomi fuori sentimenti ed emozioni che magari prima non riuscivo ad esporre. Mi è piaciuto anche il fatto che ho scoperto cose dei miei compagni che non sapevo: mi ha aiutata a conoscerli di più. (Giulia P.)
E’ stata un’esperienza bellissima ed emozionante, soprattutto nella rappresentazione finale. Secondo me è un’esperienza da ripetere. (Beatrice)
Il laboratorio di teatro è stato molto utile, perché mi ha aiutato ad esprimere le emozioni e ad aprirmi davanti agli altri. Lo consiglierei a tutti, perché può dare una svolta alla vita. Lo spettacolo è stato molto profondo, emozionante, divertente e bello; ha anche aiutato i genitori a ragionare su alcune cose. (Andrea)
E’ stato un laboratorio diverso dagli altri, divertente e molto interattivo, che ha coinvolto tutti. L’intero spettacolo è nato dalle nostre idee e dai pensieri di ognuno di noi, quindi possiamo ritenerlo unico e inimitabile. (Martina)
Questo laboratorio è stato divertente ed ha anche aiutato molti di noi; io per esempio ero chiusa nel mio “piccolo mondo”: questo laboratorio mi ha aiutato a prendere la chiave e ad aprirmi un po’ a tutti. Ho iniziato a scherzare con la mia classe, che mi ha aiutata a migliorare a poco a poco. Quando è arrivato il momento dello spettacolo ero terrorizzata: avevo paura di sbagliare o di fare scena muta, invece non appena è toccato a me mi sono sentita a mio agio e ho fatto ciò che sentivo, senza paura. Ora sono triste perché è finito tutto molto in fretta, ma adesso esibirmi davanti agli altri è veramente fantastico! Ma cosa aspettate? Provatelo, se avete coraggio! (Claudia)
Il laboratorio di teatro mi è piaciuto moltissimo, perché erano due ore in cui potevamo esprimere noi stessi senza che nessuno ci giudicasse. La nostra regista ha saputo coordinarci e “metterci in riga”, ma soprattutto ci ha seguito e aiutato sempre, anche in quei momenti in cui non avevamo molta voglia di lavorare. Il teatro per me è un modo per esprimere se stessi, per raccontare quello che ti capita, magari anche facendo divertire chi ti ascolta; è tristezza, felicità, paura… solo quando hai paura di sbagliare capisci che ci tieni ed io tengo davvero tanto al teatro! (Gaia L.)
Io mi sono divertita tantissimo. Era tutto così bello, che vorrei tanto rifarlo. Durante lo spettacolo io avevo paura di sbagliare, tremavo tutta; poi però mi sono data coraggio ed alla fine è andato tutto bene. (Veronica)
Questo laboratorio di teatro ha aiutato un po’ tutti noi ad essere più aperti e ad esprimerci di più. Lo spettacolo è stato davvero toccante, tant’è che qualcuno si è persino messo a piangere. Tutti noi eravamo molto agitati, ansiosi, ma anche felici e scatenati, in una parola “adrenalinici”. Eravamo orgogliosi di noi stessi e del nostro lavoro; ci sentivamo liberi di esprimerci, liberi anche di dire la nostra battuta a modo nostro. (Margot)
Questo percorso è stato molto bello; per me – ma credo anche per i miei compagni – è stato soprattutto un modo per aprirci tra di noi e per vivere diverse emozioni. La cosa fondamentale, però (ed era anche l’obiettivo del nostro spettacolo), era far capire alle persone chi siamo noi veramente. Mi auguro che anche ognuno di noi abbia capito che siamo tutti diversi: ciascuno è unico! (Simone)
E’ stata un’esperienza molto bella e divertente, che consiglio a tutti: ti diverti e impari cose nuove, conosci meglio sia i tuoi compagni che te stesso, scopri com’è il mondo del teatro e quanto impegno ci sia dietro. (Gabriele A.)
Il laboratorio di teatro mi è piaciuto. All’inizio non capivo bene a cosa servisse gironzolare per la stanza o stare immobili: – Boh -, mi dicevo… Poi però abbiamo cominciato a pensare ad un eventuale spettacolo e tutto ha iniziato ad avere senso. All’inizio non mi piaceva l’idea di mettere in scena i nostri sentimenti e le nostre emozioni, ma poi ho capito che era una cosa bella e i risultati sono stati ottimi. E’ stata un’esperienza unica e indimenticabile. (Mattia)
A me il laboratorio di teatro è piaciuto. I vari giochi ed esercizi sono un modo di esprimersi e di divertirsi. Mi è piaciuto il fatto che siamo stati noi studenti ad inventare il copione, le scene ed i balli dello spettacolo. (Francesco)
Il laboratorio di teatro è stata una bella esperienza, anche perché magari potrebbe non capitare più l’occasione di farlo nella vita. Mi è piaciuta l’idea di costruire lo spettacolo su ciò che pensiamo, anziché rappresentare una commedia o uno spettacolo già visto. (Matteo A.)
Secondo me quest’esperienza è servita da lezione a noi, ma anche ai nostri genitori; ha anche cambiato il mio punto di vista. E’ stato un po’ emozionante portare in scena dei sentimenti non tuoi davanti a tutti. (Matteo D.)
Ecco l’articolo comparso su “Il Cittadino” di sabato 23 febbraio 2019: