A teatro per l’UNICEF…
Il 29, 30 e 31 gennaio scorsi molte classi del nostro Istituto, aderente al progetto nazionale Scuola Amica Unicef, si sono recate a Palazzo Terragni per assistere a due rappresentazioni teatrali, messe in scena dalla Compagnia del Teatro Stabile di Grosseto, all’interno della rassegna Teatro Solidale Unicef: <<L’Isola degli Smemorati>>, liberamente tratto dall’omonimo testo di B. Pitzorno e <<La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare>> di Luis Sepùlveda.
La prima giornata di replica è stata dedicata all’Isola degli smemorati ed ha visto coinvolte le classi prime della secondaria Faré, sostenitrici del progetto, ed alcune prime, terze e quinte della scuola primaria S. Mauro. <<L’Isola degli smemorati>>, che rappresenta l’opera di punta del Progetto Teatro Unicef, incentrata sul tema dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in questo momento storico così critico, ha condotto gli spettatori a riflettere in maniera efficace sul tema detto, comunicando il profondo valore dei temi esposti attraverso il gioco e la magia dei personaggi coinvolti.
Nei giorni successivi si sono invece succedute nella visione della rappresentazione teatrale “La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepùlveda, giunta al suo diciannovesimo anno di tournée, con oltre trecentomila spettatori,la scuola dell’infanzia Penati, le classi prime, seconde, terze e quarte, sostenitrici Unicef, della primaria “S. Mauro” ed “A. Moro”, ed alcune seconde e terze della Faré. L’opera vista voleva promuovere fortemente il proprio messaggio di speranza ed amore verso il prossimo, dedicandosi al Tema della diversità, dell’ascolto, della partecipazione e del sostegno, attraverso la poetica storia di Kengah, Zorba e Fortunata, a dimostrazione che, pur attraverso mille difficoltà, si possano riuscire a mantenere le promesse fatte, soccorrendo anche chi è “diverso” da noi.
La Compagnia del Teatro Instabile di Grosseto ha raggiunto appieno l’obiettivo del divertire, emozionare ed al contempo far riflettere tutti gli alunni, dai più piccoli dell’infanzia e della primaria a quelli della secondaria di primo grado, dando spazio anche a domande e riflessioni. Una quota del ricavato è stata donata all’Unicef.