Ultima modifica: 5 Febbraio 2025

Giornata della memoria 2025

Il 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, il nostro Istituto si è contraddistinto, come di consueto, per il suo impegno nel difendere e valorizzare la memoria del passato, nel favorire la consapevolezza che è proprio nella memoria di ciò che è stato che possiamo piantare le basi del nostro futuro.

Scuola San Mauro

Come ogni anno, in tutte le classi si è dato ampio spazio a letture, video, attività artistiche, riflessioni e discussioni sul significato di questa importante giornata.

I piccoli alunni delle classi prime hanno imparato che con il SORRISO e la GENTILEZZA possono conquistare il mondo e, attraverso le letture “Vietato agli elefanti” e “Flou Flou e Musetta” che si possono superare tutti gli ostacoli pur di stare insieme agli AMICI.

L’importanza dell’INTEGRAZIONE e la condanna della discriminazione emergono potenti nella storia raccontata nell’albo illustrato “Il Muro” che ha trascinato i bambini di una classe seconda in un’animata discussione perché “I muri ci separano gli uni dagli altri, ma il FUTURO ha bisogno di ciascuno di noi”.

E solo tenendo viva la MEMORIA si può costruire un futuro senza muri né discriminazioni.

Il valore dell’AMICIZIA è alla base di “Otto, autobiografia di un orsacchiotto”, su cui hanno riflettuto gli alunni di una classe terza per poi proseguire con la scoperta della storia e del significato delle Pietre d’inciampo a Lissone, in Brianza e nel mondo.

La storia vera del gelataio Tirelli ha fatto riflettere i bambini delle classi quarte sul grande CORAGGIO di quest’uomo che ha aiutato delle famiglie ebree a rischio della propria vita.

Sempre “Il gelataio Tirelli”, ha accompagnato e stimolato i ragazzi delle classi quinte nelle loro riflessioni, portandoli a conoscere i “Giusti tra le nazioni” cioè i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio  nazista della Shoah.

Successivamente i ragazzi hanno visionato il film “L’ultima volta che siamo stati bambini” (Premio UNICEF) per ricordare attraverso gli occhi innocenti dei bambini quanto sia fondamentale tenere viva la CONSAPEVOLEZZA STORICA. I protagonisti, interpretati con grande naturalezza da un cast di giovani attori, riescono a trasmettere la spontaneità e l‘ingenuità tipica dell’infanzia, contrapponendole alla crudele realtà del contesto storico. 

Infine accompagnati dalle maestre, gli alunni si sono recati in via Oslavia 13 a Lissone dove è stata posata una nuova pietra d’inciampo, dedicata ad Ambrogio Avvoi, deportato politico nel lager di Flossenbürg durante la Seconda guerra mondiale.

Scuola Moro

Quest’anno le classi quarte hanno sviluppato il tema attraverso la visione del film “La stella di Andra e Tati” diari, poesie per riflettere, … Tutto per sviluppare il pensiero critico e la curiosità verso quei crimini e quel senso di “ricordo” per NON DIMENTICARE…

tra storia e riflessione creativa: la classe quinta c

In occasione del Giorno della Memoria, la nostra classe quinta ha voluto dedicare un momento di
riflessione e approfondimento su tematiche fondamentali per comprendere il dramma della Shoah e
il valore del ricordo. Lo scorso anno ci siamo concentrati sulle “Pietre d’Inciampo”, quei piccoli
sanpietrini dorati incastonati nelle strade d’Europa che ricordano i nomi e le vite spezzate delle
vittime del nazismo. Attraverso questo progetto, abbiamo voluto far emergere la dimensione umana
delle vittime, restituendo loro un nome e un ricordo indelebile.
Quest’anno, abbiamo deciso di focalizzarci su un altro potente simbolo dell’ebraismo: la Stella di
David. Simbolo di identità e fede per il popolo ebraico, durante la Seconda Guerra Mondiale fu
trasformata in marchio di discriminazione e persecuzione. La stella gialla, cucita sui vestiti, divenne
il segno distintivo imposto agli ebrei nei territori occupati dai nazisti, un segno di esclusione e
segregazione.
Per approfondire il significato storico e culturale della Stella di David, abbiamo intrapreso un
percorso interdisciplinare che ha coinvolto anche l’area tecnologica.

Gli studenti, con l’utilizzo di compasso, riga e squadra, si sono cimentati nel disegno della stella, partendo prima da un esagono regolare e poi costruendola mediante l’intersezione di due triangoli equilateri. Questo laboratorio manuale non è stato solo un esercizio geometrico, ma anche un’occasione per riflettere su come un simbolo possa essere caricato di significati diversi nel tempo, a seconda del contesto storico e delle intenzioni di chi lo utilizza.


In questo modo, abbiamo voluto stimolare nei ragazzi non solo una maggiore comprensione storica,
ma anche una consapevolezza critica rispetto al potere dei simboli e alla necessità di difendere la
dignità umana contro ogni forma di odio e discriminazione.

La classe quinta A  del plesso Moro, ha riflettuto molto  su quanto l’indifferenza delle persone abbia contribuito a scrivere una delle pagine più terribili della storia moderna. 

L’attività è partita  leggendo  le letture proposte dal libro di testo e dal racconto relativo alla  storia di Anna Frank da parte dell’insegnante.  In seguito è nata una discussione su quanto accaduto, poi singolarmente i ragazzi hanno riflettuto singolarmente producendo un testo  sull’indifferenza. Ecco alcune frasi tratte dai loro testi: 

“Pensare di non farcela non è un buon motivo per non provare a cambiare la storia”  

” Sono sicura che se  più persone avessero superato la paura non sarebbero state indifferenti e che la deportazione e la guerra non sarebbero esistite”

” Per non essere indifferenti è importante essere curiosi e voler conoscere tutto ciò che è diverso da noi e che per questo potrebbe farci paura”.

” Guardare  e aiutare chi ha bisogno è un modo per rendere il mondo un posto migliore, perché ogni azione di gentilezza combatte l’indifferenza e ci rende più umani”

Dopo  condiviso i loro pensieri, hanno scritto e  ragionato sulla poesia di Stefano Bordi :

Oggi un pensiero triste vola
a sfiorare i banchi di scuola
dove studiamo i libri di storia
dove abita la nostra memoria.
Penso agli ebrei perseguitati
a tutti quei cuori sterminati
spogliati di vesti, di dignità.
Non dimenticate la Shoah,
fatene il vostro testamento
che voli alto come il vento
a cancellare il grande male
a costruire il mondo ideale.

Infine  hanno riportato sul quaderno  il significato delle parole Shoa e Olocausto e  brevi cenni storici,  il lavoro si è concluso con un  disegno personale  relativo all’argomento.