Il Piccolo Principe: le classi quinte alla Scala
Le Insegnanti delle classi quinte A-B-C della Scuola Moro, hanno proposto la lettura del libro IL PICCOLO PRINCIPE il famoso romanzo dello scrittore Antoine Saint-Exupéry, durante le vacanze estive alla fine della classe quarta. All’inizio di questo anno scolastico è stata proposta la lettura e la spiegazione del libro in classe, diviso per capitoli. Ogni capitolo è stato commentato e sintetizzato. Sono stati descritti in modo analitico tutti i personaggi del racconto e il significato. Il Piccolo Principe affronta alcuni temi “da grandi”, come l’amore, l’amicizia, il senso della vita, la morte, e lo fa con un linguaggio semplice e adatto a tutte le età. Significative anche le illustrazioni disegnate dallo stesso autore, celebri tanto quanto il contenuto. Un piccolo libro, apparentemente privo di significato, ma che rivela in realtà una morale molto profonda. E’ una favola dal significato profondo ed importante, fondamentale per la crescita di ogni bambino.
La lettura ha richiesto diverso tempo, nonostante questo gli alunni si sono dimostrati sempre attenti osservatori e commentatori. L’argomento ha interessato altre discipline come l’arte, la tecnologia, l’educazione alla cittadinanza, oltre alle varie tipologie testuali in italiano. E’ stato realizzato da ogni alunno un elaborato lapbook che ha ripreso in modo creativo e originale, tutte le parti importanti del racconto.
Il giorno 16 marzo tutti gli alunni sono stati composti ed entusiasti spettatori dell’Opera “Il Piccolo Principe” presso La Scala di Milano. Una nuova opera per bambini, di Pierangelo Valtinoni, su libretto di Paolo Mandron. Un’opera eseguita da solisti e complessi dell’Accademia Teatro alla Scala. Nell’approccio al testo di Saint-Exupéry vengono evidenziati i temi del viaggio e dell’iniziazione. Di questa iniziazione fa parte anche il tema del distacco, che viene trattato con estrema delicatezza. Nello stesso tempo la rosa cui il Piccolo principe dedica ogni cura sul suo pianeta, l’asteroide B-612, è sviluppata come metafora dell’amore adolescenziale. Il racconto di Saint-Exupéry si conferma come una summa dei passaggi della crescita, trattati però senza eccessi didascalici o moralistici. Gli alunni dietro invito della Scala, hanno realizzato delle grandi stelle in 3D di cartoncino e imparato alcune strofe della musica. Una partecipazione interattiva con gli attori dell’Opera. E’ stato commovente ammirare gli alunni nei loro abiti eleganti, indossati per questo avvenimento unico, speciale e indimenticabile.