Esperienza a Corfù: “Make students think”
Durante la stesura del progetto Erasmus+, tutti i docenti coinvolti hanno dovuto scegliere un corso che fosse compatibile con le esigenze e gli obiettivi del nostro Istituto comprensivo; guardando le varie opportunità ci ha colpito un argomento in particolare: “insegnare il pensiero critico nelle classi di adolescenti”.
Il pensiero critico, due semplici parole che in sé racchiudono ciò che la scuola dovrebbe trasmettere agli studenti 2.0.
Il pensiero critico (critical thinking), infatti, è l’abilità che ci consente di analizzare in modo oggettivo le informazioni che già si possiedono, valutare e interpretare dati ed esperienze per arrivare a conclusioni chiare e precise e quindi elaborare un giudizio personale, attento e libero da pregiudizi.
In un mondo che ci martella di stereotipi e informazioni, dove già per gli adulti è complicato distinguere tra vero e falso, è importante allenare i giovani al pensiero critico, per crescere una generazione che un domani possa essere sempre più cosciente di sé e capace di analizzare e affrontare la realtà.
La scuola deve quindi diventare un luogo dove insegnare “come pensare” piuttosto che “cosa pensare”, in modo da portare gli studenti a diventare dei “pensatori liberi”.
Entusiaste delle potenzialità del “pensiero critico”, cominciamo a guardare i corsi disponibili: Inghilterra, una settimana… il costo è troppo alto per il nostro budget, peccato! Controlliamo meglio e troviamo due settimane a Corfù; il costo è entro i limiti consentiti dal progetto Erasmus+: deciso, si parte per l’isola greca!
L’esperienza che abbiamo vissuto è stata entusiasmante e arricchente sotto tanti punti di vista: professionale, personale e culturale.
Il corso era ben strutturato, la docente molto competente e la sua disponibilità direi quasi totale: il suo approccio molto pratico con idee e suggerimenti di attività è stato incentrato sulle nostre esigenze e, quindi, direttamente spendibile nelle nostre classi.
Professionalmente abbiamo acquisito una serie di strumenti, strategie e azioni per proporre ai nostri alunni una didattica con un approccio di critical thinking, in modo da implementare l’acquisizione di conoscenze e abilità in un’ottica di sviluppo al pensiero che, attraverso il dubbio, l’interrogazione e la domanda, possa avviare processi di riflessione, evitando di chiudersi in visioni rigide e dogmatiche.
Dal punto di vista personale abbiamo incontrato persone con le quali abbiamo condiviso idee e punti di vista un po’ su tutto, scuola, cibo, arte, storia della politica greca, arricchendo così il nostro bagaglio di conoscenze.
Infine siamo entrate in contatto con una cultura diversa dalla nostra, scoprendo aneddoti, dettagli e particolarità della loro storia che ci hanno permesso di capire meglio le caratteristiche di questo popolo. Viaggiare permette di conoscere il “diverso” e aiuta a non averne paura.
Un altro punto di vista da insegnare ai nostri alunni: le diversità che troveranno sulla loro strada non saranno qualcosa di cui aver paura, ma piuttosto risorse che arricchiranno il loro percorso di crescita.
Le docenti Elisabetta Buscemi e Caterina Fognani