Progetto Sport e disabilità con la soc. sportiva “BRIANTEA84” di Cantù
Fare canestro da fermi è abbastanza difficile e spesso ci aiuta la fortuna.
Farlo in movimento è da atleti.
Centrare il canestro quando si è in movimento su una carrozzina è da veri campioni!
E i giocatori di BRIANTEA84 campioni lo sono davvero, soprattutto di simpatia, umiltà, coraggio. Davanti a loro, che si muovono con agilità sulla carrozzina, ti senti piccolo e impacciato quando, seduto sulla loro carrozzina, provi a centrare il canestro e non riesci; se spingi la carrozzina, facendo a gara con un compagno, ti accorgi che è difficile manovrarla. Quando poi li vedi giocare seriamente a basket, ti chiedi come riescano contemporaneamente a spingere il mezzo, palleggiare, evitare gli avversari, passare la palla e fare canestro. Strepitosi!
Ecco, in quel momento ti senti tu inadeguato. Comprendi solo allora che cosa significhi la disabilità e guardi le persone diversamente abili con occhi e cuore cambiati.
Questa è l’esperienza vissuta dai ragazzi delle classi 1^C e 1^G della Scuola secondaria di primo grado “E. Farè”, i quali hanno aderito al progetto con la società sportiva “Briantea84” Cantù che segue atleti diversamente abili.
Nel primo incontro di fine novembre gli studenti hanno riflettuto sul significato della
disabilità insieme alla Dirigente della squadra e hanno assistito alla proiezione di un
video sulla vita di tre ragazzi che hanno gareggiato con i colori bianco blù della
società canturina.
Tra nuoto e pallacanestro questi giovani campioni ci insegnano a non abbatterci di fronte alle difficoltà e a non perdere mai la speranza e la voglia di vivere.
Nel secondo incontro del 11/12/2019 i ragazzi hanno avuto l’onore di ospitare nella palestra della scuola due giocatori professionisti della squadra “Briantea84”, che gioca nel Campionato di Serie A1.
Si tratta del capitano della squadra e della nazionale, Filippo Carossino e del
nuovo acquisto Sebastiao Nijman, olandese, a cui i ragazzi hanno rivolto domande
in italiano e in inglese, la lingua parlata da Nijman.
Il resto del tempo è stato dedicato a tirare canestri seduti sulla carrozzina e a
tentare di guidarla, impresa ardua per loro!
Il progetto si è concluso sabato 11 gennaio 2020 sugli spalti del palazzetto dello sport di Meda, dove i ragazzi insieme ai propri genitori hanno tifato i giocatori durante la partita di campionato contro la squadra marchigiana “Santo Stefano”, prima in classifica. Il tifo caloroso non è stato sufficiente a Briantea84 per raggiungere la vittoria, ma il risultato più importante l’hanno ottenuto i ragazzi che hanno conosciuto un nuovo sport e soprattutto sono diventati più sensibili verso le persone con disabilità.